Sabato 6 ottobre 2018 AIATA (Associazione Italiana Arte Terapeuti Antroposofici) ha tenuto il primo Convegno Nazionale di Arteterapia del Colore a Bologna.
119 partecipanti sono affluiti da varie parti d’Italia, interessati ad ascoltare il confronto di diversi rappresentanti di scuole e metodi di Arteterapia antroposofica ed esponenti ad indirizzo psicoanalitico, legati ad APIART.
I temi scelti erano: ADHD, BURN OUT e DEMENZA SENILE.
Dopo l’intonazione introduttiva della presidente di AIATA, Carla Borri, si sono alternati come relatori, Marinella Collina della scuola Stella Maris con la presentazione accurata di una storia clinica di un bambino con ADHD; Laura Brun della Scuola di Luca con un altro caso ripercorso attraverso una serie di originali esercizi pittorici; la Dr.ssa Tiziana Luciani, brillante docente di APIART e psicoterapeuta, con la caratterizzazione dei colori del BURN OUT; la Dr.ssa Rosaria Ruberto, esponente del metodo Liane Collot-D’Herbois, che ci ha introdotto con competenza medica nella patologia del BURN OUT.
Nel pomeriggio è intervenuta Anna Maria Saccuman della Scuola di Luca, che ha presentato con spregiudicatezza la storia di un malato con le sue resistenze al percorso arteterapeutico; Manuela Poletti della scuola Stella Maris, che con ferma delicatezza ha tratteggiato il percorso arteterapeutico di un malato di BURN OUT; infine Anna Maria Taroni, vivace arteterapeuta di APIART che ha illustrato l’esperienza artistico-sensoriale di un laboratorio dedicato a malati di ALZHEIMER. All’ultimo momento ha dovuto declinare, per motivi di salute, la sua partecipazione Laura Ridolfi, arteterapeuta del metodo Hauschka.
Si sono svolti due momenti di confronto con il pubblico, tenuti al mattino dalla Dr.ssa Patrizia Anderle e al pomeriggio dal Dr. Angelo Antonio Fierro.
È così apparso evidente l’importanza di un confronto a più voci su temi così attuali, temi accomunati tutti dal rischio di bruciare la forza dell’organizzazione dell’Io umano.
L’appuntamento ha lasciato soddisfatti tutti i partecipanti. Rendiamo un grande ringraziamento a tutti i relatori e agli infaticabili organizzatori di Stelmaser.